Il fenomeno del razzismo: ieri ed oggi

14.11.2023

Approfondimento attraverso lo studio di dati statistici del fenomeno


Per poter approfondire questo argomento molto delicato occorre definire alcuni concetti chiave per poter capire come questo fenomeno negativo si sia sviluppato nel corso della storia dell’umanità, facendo così un confronto tra passato e presente.

Cos’è il razzismo?

Dall’enciclopedia Treccani, cercando la parola razzismo, possiamo leggere:

<<Concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze. È alla base di una prassi politica volta, con discriminazioni e persecuzioni, a garantire la 'purezza' e il predominio della 'razza superiore'>>

Da dove nasce il razzismo?

Le teorie razziste nacquero nel Medioevo quando i sovrani cristiani vollero impadronirsi dei beni dei banchieri ebrei; si svilupparono poi nel XVI secolo, quando Spagna e Portogallo impiegarono schiavi Africani per le loro colonie.

Illustrazione di coloni spagnoli e schiavi africani
Illustrazione di coloni spagnoli e schiavi africani

Si svilupparono poi nel corso della fine dell’Ottocento alcune teorie pseudoscientifiche che andavano a confermare le prime teorie della diversità delle razze, creando una gerarchia tra <<razze superiori>> e <<razze inferiori>>, dove le razze superiori avevano il diritto di sottomettere quelle inferiori.

Nacquero anche le prime società segrete come il "Ku Klux Klan" in America nel 1866, gruppo  caratterizzato da violento razzismo.

Le teorie di De Gobineau e De Lapouge

Arthur De Gobineau (1816-1882) fu l’autore francese del “Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane” (1855). Lo scrittore affermava che la diversità delle razze era dovuta a fattori biologici, e che razze diverse esistevano sin dalle origini dell’umanità. 


George Vacher De Lapouge (1854-1936) sosteneva, nel suo “L’Ariano e il suo ruolo sociale” (1899), la superiorità della razza ariana in quanto dolicocefala, cioè dal cranio grande, riconoscendo razze inferiori come quella ebraica in quanto brachicefale, ovvero dal cranio piccolo. 

Il fenomeno del razzismo nel primo Novecento

Sfortunatamente i dati statistici del ventesimo secolo sono poco accurati o assenti, ma come ben sappiamo l'odio razzista inondò l'intera Europa, fino ad arrivare all'apice con la macchina nazista e la Shoah; allego qui un link per poter constatare i dati delle vittime durante l'Olocausto:

 https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/documenting-numbers-of-victims-of-the-holocaust-and-nazi-persecution

Memoriale delle vittime dell'Olocausto a Berlino
Memoriale delle vittime dell'Olocausto a Berlino

Prima della Shoah, l'Europa fu purtroppo testimone di diversi episodi razzisti, tra cui spiccano i Protocolli dei Savi di Sion e l'Affare Dreyfus. I Protocolli, un documento antisemita falsamente attribuito agli ebrei, emersero alla fine del XIX secolo diffondendo teorie cospirative e alimentando l'odio. Nel frattempo, l'Affare Dreyfus, che si verificò alla fine del XIX secolo in Francia, fu uno scandalo di natura antisemita in cui il capitano ebreo Alfred Dreyfus fu ingiustamente accusato di tradimento. Entrambi questi eventi sono esempi significativi di come il pregiudizio e l'antisemitismo abbiano permeato la società europea in quel periodo, preparando il terreno per orrori ancora più gravi durante la Shoah

Senza soffermarsi troppo sull'Olocausto, in quanto già trattato da molti altri siti web, vorrei approfondire ancora qualche episodio più recente prima di arrivare al giorno d'oggi. 

Il fenomeno del razzismo nella seconda metà del Novecento

Negli anni '80, gli Stati Uniti furono testimoni di un episodio emblematico di matrice razzista con l'attacco del Ku Klux Klan al quartiere di Greensboro, in Carolina del Nord, nel 1979. Durante una manifestazione contro i nazisti, membri del Klan aprirono il fuoco su un corteo anti-razzista, uccidendo cinque attivisti e ferendone molti altri. Questo evento, noto come la "Strage di Greensboro", evidenziò le profonde tensioni razziali e la violenza estrema associata a gruppi estremisti.

Alcuni membri del Ku Klux Klan durante un rito
Alcuni membri del Ku Klux Klan durante un rito

In Europa, negli anni '90, l'omicidio di Stephen Lawrence a Londra nel 1993 divenne un simbolo di ingiustizia e razzismo. Lawrence, un giovane nero, fu ucciso da un gruppo di uomini bianchi in un attacco razzista. Il caso suscitò indignazione pubblica poiché la polizia venne criticata per la sua inadeguata risposta iniziale e per il presunto razzismo istituzionale. L'omicidio di Stephen Lawrence portò a una riconsiderazione delle pratiche investigative e alla promozione di maggiori sforzi per combattere il razzismo nelle istituzioni britanniche. Entrambi questi episodi riflettono la complessità e la persistenza delle questioni razziali durante gli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. 

Il razzismo al giorno d'oggi

Attualmente, il razzismo rimane una sfida sociale e un fenomeno complesso in molte parti del mondo, influenzando varie comunità. I dati statistici mostrano che i reati di matrice razzista persistono in diverse forme, tra cui discriminazione sul luogo di lavoro, etichette sociali e violenze motivate da pregiudizi. Organizzazioni internazionali e nazionali continuano a raccogliere dati per monitorare l'espansione del problema. Ad esempio, rapporti recenti evidenziano un aumento delle segnalazioni di discriminazione razziale online e in ambito lavorativo.

Fonte: Lunaria su dati Oscad/Odihr
Fonte: Lunaria su dati Oscad/Odihr

Episodi emblematici, come gli attacchi contro gruppi etnici specifici o individui a causa del loro colore della pelle o della provenienza, mettono in luce la persistenza di atteggiamenti discriminatori. La registrazione di tali incidenti, tuttavia, può essere complicata, poiché molte vittime potrebbero esitare a segnalare per paura di ritorsioni.

Il dibattito pubblico sull'equità e la giustizia sociale ha contribuito a un aumento della consapevolezza e all'impegno per affrontare il razzismo. Misure legislative, programmi educativi e sforzi da parte delle comunità sono in corso per contrastare il razzismo, ma il fenomeno persiste, evidenziando la necessità di sforzi continuativi per promuovere l'inclusione e l'uguaglianza.

Conclusioni

Il fenomeno del razzismo è una triste testimonianza delle divisioni artificiali che l'umanità ha creato nel corso della storia. La nostra diversità dovrebbe essere celebrata come una ricchezza che arricchisce la società anziché alimentare pregiudizi dannosi. In realtà, le ricerche scientifiche dimostrano chiaramente che, dal punto di vista biologico e genetico, non esistono fondamenti validi per giustificare la discriminazione basata sulla razza. Siamo tutti membri della stessa specie, semplicemente siamo tutti esseri umani.

L'idea che un gruppo umano sia superiore o inferiore a un altro in base a caratteristiche superficiali come il colore della pelle è non solo moralmente sbagliata, ma anche scientificamente infondata. Accettare e abbracciare il nostro comune essere umani è essenziale per costruire un mondo più giusto e armonioso. Per superare il razzismo, bisognerebbe collaborare insieme per creare una società che celebra la diversità come una risorsa, rendendo il concetto stesso di discriminazione obsoleto e privo di senso.


Fonti principali:

- Sitografia:

- Bibliografia:

  • Gentile - Ronga,  "Il nuovo Millennium" vol. 3, Editrice La Scuola, edizione 2019
© 2022 Blog di memoria e storia di Giuseppe. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia