Il massacro di Katyn

19.05.2024

Un eccidio compiuto da soldati nazisti o da soldati sovietici?


La scoperta tedesca del massacro e la reazione russa

Durante una giornata d'aprile del 1943 la radio tedesca comunicò che in Russia, più precisamente nella foresta di Katyn vicino alla cittadina di Smolensk, erano stati rinvenuti i cadaveri di circa 22.000 ufficiali polacchi, tutti giustiziati con un colpo alla nuca e ammassati in delle fosse comuni. L'atto, secondo i tedeschi, era stato compiuto nel 1940 dalla polizia segreta bolscevica, la NKVD (futura KGB).

La reazione russa non tardò ad arrivare ed il governo staliniano sostenne fermamente la tesi che l'eccidio fosse stato l'ennesima calunnia nazista. Inoltre Mosca ruppe i rapporti diplomatici con il governo polacco, accusandolo di agire d'intesa con il governo di Hitler. Bisogna ricordare che dopo l'occupazione della nazione del 1939, il governo andò in esilio a Londra, dove continuò a dirigere le Forze armate polacche in Occidente e le forze partigiane polacche, l'Armia Krajowa.

Foto originale dell'epoca dove si possono notare le numerose salme ritrovate dai nazisti (1943)
Foto originale dell'epoca dove si possono notare le numerose salme ritrovate dai nazisti (1943)

L'stituzione delle due commissioni

Per controbattere la denuncia russa, i tedeschi decisero di istituire una commissione internazionale per esaminare e documentare le prove del massacro.

Questa commissione fu nota come la "Commissione Internazionale di Katyn" e includeva esperti di vari paesi, invitati dai tedeschi con l'intenzione di dare legittimità ai risultati delle indagini. Ecco alcuni dei membri chiave della commissione:

  1. Dr. Ferenc Orsós - Patologo ungherese.
  2. Dr. Vincenzo Mario Palmieri - Patologo italiano.
  3. Dr. František Hájek - Patologo ceco.
  4. Dr. Helge Tramsen - Patologo danese.
  5. Dr. B. Wodzińska - Patologo polacco.

La commissione condusse esami approfonditi dei corpi ritrovati nelle fosse comuni, che includevano analisi autoptiche e studi delle condizioni dei cadaveri e degli oggetti personali ritrovati con loro. Il rapporto della commissione confermò che le vittime erano state uccise nel 1940, attribuendo la responsabilità alle autorità sovietiche, in particolare alla NKVD.

Tuttavia va notato che l'inchiesta fu condotta sotto l'egida della Germania nazista, con il contributo di medici ed esperti provenienti tutti da paesi occupati dall'Asse, facendo dubitare l'imparzialità dei risultati effettuati all'epoca.  

Il dottor Palmieri, futuro sindaco di Napoli, durante l'autopsia di uno dei corpi (1943)
Il dottor Palmieri, futuro sindaco di Napoli, durante l'autopsia di uno dei corpi (1943)

Perciò nel settembre del 1943 i russi costituirono a loro volta una commissione incaricata di ricostruire, come citava il testo dell'incarico, le circostanze in cui era avvenuta l'esecuzione, da parte degli invasori nazifascisti, di prigionieri di guerra polacchi nella foresta di Katyn. Chiaramente di parte, affermarono che il massacro era stato commesso nell'autunno del 1941 da parte delle truppe naziste capitanate dal colonello Ahrens. 

Ma chi aveva ragione tra le due commissioni? E come poteva essere stabilità la verità assoluta sul caso?

La decisione del processo di Norimberga

Del massacro di Katyn si tornò a parlare al processo di Norimberga, in cui dopo la fine della guerra vennero giudicati i capi nazisti. Nel febbraio 1946 il pubblico ministero che rappresentava l'Unione Sovietica, il colonnello Pokrovskij, ricordò le conclusioni della commissione che aveva lavorato nel 1943. Egli ribadì che i cadaveri ritrovati nelle fosse comuni di Katyn erano solo alcune delle vittime dei crimini nazisti. A questa tesi si oppose l'avvocato difensore di Göring, (l'esponente nazista che ebbe grandi responsabilità nella conduzione della guerra) il quale propose di ascoltare alcuni testimoni in merito. Il colonnello Pokrovskij replicò che non aveva «nessuna intenzione di perdere tempo con l'incidente di Katyn» e che se il tribunale intendeva ascoltare testimonianze di parte tedesca, allora dovevano essere ascoltati anche testimoni di parte sovietica. <<Tuttavia>>, affermò Pokrovskij, «temo che ciò rallenterà molto il dibattito».

Il tribunale decise di esaminare la questione e nel luglio 1946 vennero ascoltati tre testimoni per ciascuna delle parti; tra gli altri, fu interrogato il colonnello Ahrens, che i Sovietici indicavano come il colpevole, il quale si dichiarò completamente estraneo ai fatti. La discussione impegnò due giorni del processo, al termine dei quali emersero nuovamente le due tesi opposte. I Sovietici non insistettero e alla fine del processo, per mancanza di prove decisive, il caso Katyn non venne nemmeno citato nella sentenza.

Foto originale del Processo di Norimberga nell'aula 600 del Palazzo di Giustizia di Norimberga (1946)
Foto originale del Processo di Norimberga nell'aula 600 del Palazzo di Giustizia di Norimberga (1946)

Katyn: una verità svelata dopo più 50 anni

La verità venne accertata solo dopo il crollo dell'Unione Sovietica e l'apertura degli archivi rimasti sino ad allora segreti. Il 14 dicembre 1992 il presidente russo Boris Eltsin consegnò al presidente della Repubblica Polacca Lech Walesa una copia del documento firmato da Stalin che ordinava il massacro degli ufficiali polacchi. Dunque a Katyn si era consumata nel 1940 una delle tante tragedie della seconda guerra mondiale e del regime stalinista. 

Ciò che accadde a Norimberga è in parte spiegabile tenendo conto del fatto che l'URSS era unita alle democrazie occidentali nella lotta contro il nazismo. L'Unione Sovietica aveva perso milioni di uomini nella guerra contro gli eserciti di Hitler e aveva dato un contributo decisivo alla vittoria degli Alleati. In un contesto del genere non era certamente possibile accusare dell'eccidio di Katyn i Sovietici che sedevano nel tribunale chiamato a giudicare le stragi commesse dai nazisti. 

Croce memoriale del massacro di Katyn situata a Cracovia per il 50° anniversario
Croce memoriale del massacro di Katyn situata a Cracovia per il 50° anniversario

Fonti e bibliografia:

  • François de Fontette - "Il processo di Norimberga", 1996
  • Wilson center / Digital archive
  • Davide Artico - "La strage di Katyn nella storiografia sovietica", 2001 
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