Le pietre d'inciampo
Cosa sono queste cosiddette pietre d'inciampo e qual è il loro scopo?
Le pietre d'inciampo sono dei semplici blocchi di pietra con una piccola lastra di ottone sul lato superiore e sono dei piccoli memoriali per i deportati della Seconda Guerra Mondiale. Vengono infatti posizionate dinnanzi alle ultime abitazioni delle vittime prima della loro deportazione: su ogni lastra vi è scritto infatti il nome dei perseguitati, la loro data di nascita e la loro ventura.
Il progetto:
Il progetto è nato dall'idea dell'artista tedesco Gunter Demnig per ricordare, anche fugacemente, persone che purtroppo andrebbero tristemente dimenticate. Nella foto qui sopra, scattata a Francoforte sul Meno, si possono leggere i nomi di due fratelli ebrei tedeschi uccisi durante l'Olocausto. Il primo Robert Strauss deportato nel 1942 e ucciso ad Izbica nel corso dello stesso anno; il secondo Josef Strauss, il quale provò a fuggire in Francia nel 1937, ma venne poi successivamente catturato e deportato ad Auschwitz, dove trovò la sua morte.
L'iniziativa è stata adottata in molte nazioni come Germania, Paesi Bassi, Austria, Repubblica Ceca e naturalmente l'Italia. In questa pietra d'inciampo, situata ad Ostuni (BR), possiamo osservare il nome di quest'uomo: Antonio Ayroldi. Fu un ex maggiore del Regio Esercito, divenuto dopo l'armistizio del 1943 un attivo partigiano. Creò infatti un'importante rete di contatti a Roma, dove durante un incontro con altri due partigiani, fu scoperto e imprigionato dalle SS insieme ai suoi compagni nel carcere in via Tasso. Lì venne torturato e interrogato, per essere poi prelevato il 24 marzo 1944 e trasportato direttamente alle Fosse Ardeatine su un autocarro, dove Antonio e altre 334 persone vennero trucidate dai soldati nazisti.